Il fumo è un vizio che purtroppo interessa moltissime persone e smettere di fumare, nonostante la buona volontà, non risulta di certo facile. Esistono diversi metodi che aiutano a combattere questo dannosissimo vizio, ed uno tra questi è la sigaretta elettrica. Ma è davvero efficace? Sembrerebbe di si.
La sigaretta elettrica è un dispositivo molto simile ad una sigaretta reale ma non viene bruciato il tabacco e quindi non è cancerogena, emette soltanto vapore aromatizzato. Proprio in questi giorni l’istituto europeo di oncologia in collaborazione con l’ospedale san Raffaele di Milano ed il centro di cardiologia Monzino hanno avviato una sperimentazione scientifica di tale sigaretta elettrica, per dimostrare se effettivamente può essere utile per debellare questo vizio mortale.
La ricerca verrà condotta su un campione di 126 pazienti fumatori, che sono stati colpiti da infarti o malati di tumore, e saranno seguiti e controllati per 2 mesi, con controlli regolari ogni 6 mesi.
Gli studiosi di tali centri hanno affermato che: “Sussistono notevoli controversie sui metodi per smettere di fumare efficaci e scientificamente convalidati, e non esistono dati sull’efficacia delle sigarette elettroniche all’interno di protocolli anti-fumo strutturati. Secondo le nostre prime osservazioni la sigaretta elettronica può essere uno strumento di straordinaria efficacia, almeno per innescare la fase iniziale del percorso di disassuefazione, quella della dipendenza psicologico-gestuale “.
A causa del fumo, purtroppo ogni anno muoiono circa 80 mila persone. Dati allarmanti che dovrebbero farci capire la gravità di questo problema che non va affatto sottovalutato. A riguardo, il dottor Silvio Garattini , direttore dell’ istituo di ricerche farmacologiche, sostiene che: ” C’è una generazione di italiani, quella tra i 40 e i 60 anni, che sono ad alto rischio di essere colpiti dalle malattie fumo-correlate. Sono quindi necessarie misure per contenere la diffusione del tabacco: c’è ancora molto lavoro da fare, perchè gli italiani che continuano a fumare sono ancora un’alta percentuale “.
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