Il Day Surgery consiste nel ricovero per un solo giorno, senza pernottamento, allo scopo di effettuare procedure chirurgiche, diagnostiche o terapeutiche di tipo invasivo o semi-invasivo. L’obiettivo è quello di far coincidere l’esigenza del paziente, che raramente ama essere ospedalizzato, con la necessità sanitaria di operare in ambienti adeguatamente protetti.
Di norma il personale dell’ospedale fornisce un appoggio domiciliare precedente e successivo all’intervento, ma ciò sarebbe comunque insufficiente su un paziente troppo anziano, magari anche privo di un’adeguata rete familiare di supporto. Per questo motivo il candidato ideale al Day Surgery non deve avere più di ottant’anni e godere di un appoggio sociale sufficiente.
Attualmente in questo regime si possono eseguire numerosi tipi di interventi, inclusi in un ampio ventaglio di specialità, comprese la chirurgia erniaria, l’oncologica, la flebologica, l’oculistica, la maxillo-facciale, la laparoscopica, la plastica, la geriatrica, la ginecologica, l’uro-proctologica, la pediatrica e l’endocrina.
La maggiorparte dei pazienti predilige questo tipo di ricovero, considerato meno stressante e traumatico per le proprie abitudini. Ed oltre ad i vantaggi per il singolo esistono anche quelli per la comunità. Prima di tutto si verifica un abbattimento dei costi che oscilla tra il 30 ed il 50%. Inoltre, liberando gli ospedali da una grande quantità di degenti, queste strutture possono dedicare le proprie risorse umane ed organizzative all’assistenza delle patologie più impegnative, migliorando il livello di tutte le prestazioni.
Nei paesi anglo-sassoni, la Day Surgery è utilizzata nel 50% circa degli interventi chirurgici. Nel nostro paese invece questa disciplina è bloccata solo al 20%. Ciò è dovuto sia alla legislazione italiana che al riguardo è ancora confusa e spesso non garantisce sufficiente sicurezza né al paziente né al medico, e ad un pregiudizio culturale che ancora ritiene la rapidità sinonimo di imprecisione.
Anche da noi comunque le cose stanno cambiando e “la chirurgia di un giorno” sta finalmente guadagnando sempre più spazio e considerazione.
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