Tra i numerosi disturbi del sonno il più comune è sicuramente l’insonnia.
Milioni di persone al mondo ne soffrono con una pesante ricaduta in termini di costi sociali e qualità della vita. La mancanza di riposo notturno può a lungo andare portare ad attacchi di panico e depressione. Stiamo dunque parlando di un disturbo grave e da non sottovalutare ma, tenuto conto di ciò, prima di cercare una rapida soluzione con una terapia farmacologica, sarebbe comunque consigliabile scoprirne e curarne la causa.
Una patologia che poche volte viene presa in considerazione ma che molto spesso provoca difficoltà all’addormentamento è la Sindrome delle Gambe senza Riposo, detta anche Restless Legs Syndrome.
La RLS è caratterizzata dalla necessità di effettuare movimenti periodici degli arti inferiori, necessità che tende ad aumentare di sera e soprattutto di notte. Da ciò l’insonnia.
Questa sindrome colpisce soprattutto le donne dai 35 ai 50 anni ed è frequentemente associata ad altre patologie più o meno gravi, come la carenza di ferro, folati o magnesio, le apnee del sonno, l’uremia, il diabete, il Parkinson e la sclerosi multipla.
Al momento non si conosce esattamente la causa della RLS e non esiste una cura specifica ma vengono utilizzati diversi farmaci sintomatici: le benzodiazepine, gli anticonvulsivanti, gli agonisti dopaminergici ed i sedativi. Ovviamente, prima di ricorrere a trattamenti farmacologici così importanti, sarebbe preferibile provare ad usare piccoli accorgimenti personalizzati. Ad esempio: evitare l’assunzione di alcolici nei pasti serali, fare esercizi di stretching, sottoporre gli arti a docce alternate calde e fredde, e qualunque altro espediente che soggettivamente porti giovamento.
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