Dal Congresso della Società Europea di Cardiologia è venuto fuori un dato allarmante per l’emisfero donna: più di 242 mila casi di infarti mortali nel nostro paese riguardano il gentil sesso. La cosa grave è che le più colpite da questo micidiale malanno sono le donne oltre i 70 anni, in piena menopausa. Infatti il professor Roberto Ferrari che ha presieduto l’ESC, ha motivato che sebbene la malattia cardiovascolare colpisce in larga misura gli uomini di età compresa tra i 55/60 anni, dopo i 70 la proporzione si inverte ad appannaggio delle donne mettendo in luce un binomio micidiale, menopausa – salute del cuore.
Il tutto viene giustificato dal venir meno della protezione ormonale che colpisce le signore in questo particolare periodo della vita, ciò che aggrava la situazione in molti casi sono i ritmi quotidiani sbagliati, un tempo tipici dei maschi. Quando si supera il mezzo secolo di vita (50 anni) bisogna prestare particolare attenzione all’alimentazione che non deve essere ne eccessiva ne scorretta, allo stress, alla sedentarietà ma soprattutto al fumo. Sono proprio le sigarette a fornire il colpo di grazia alla salute femminile ed in particolare al muscolo più importante: recenti ricerche hanno dimostrato quanto l’organismo delle donne sia più vulnerabile agli effetti del tabacco. Si stima che i danni provocati da una sola sigaretta fumata da una signora sia equivalente a ben 5 sigarette consumate dagli uomini.
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