L’Amamelide è una pianta originaria delle terre del Nord America, in particolare delle regioni orientali a cavallo tra Stati Uniti e Canada. L’aspetto è quello di un albero simile al nocciolo, che può raggiungere l’ altezza di 5 metri, ed è riconoscibile dalle foglie di forma irregolarmente ovale, i fiori piccoli e gialli in gruppi di 2 o 3, ed i frutti legnosi contenenti al proprio interno due semi scuri e lucidi.
I principi attivi, presenti soprattutto nelle foglie e nella corteccia dei rametti dell’Hamamelis Virginiana L., nome scientifico della pianta, sono rappresentati dai flavonoidi, i fenoli ed i tannini. Tutte sostanze dotate di un’importante azione vasocostrittrice, antiflogistica, ed emostatica locale. E quindi molto utili nella lotta a cellulite, varici, emorroidi, flebiti e tutti i vari disturbi legati alla circolazione. Anche la cellulite, infatti, non è un semplice problema estetico ma una vera e propria patologia causata da una pessimo drenaggio linfatico e venoso. E le emorroidi sono dovute ad una congestione sanguigna che va ad intaccare i tessuti locali.
La forma ideale per consumare l’Amamelide è l’infuso, ottenuto con 2-3 g di foglie (1-2 cucchiai) in 150 ml acqua bollente. Il risultato si può assumere, previa filtrazione, sia per via interna sia per via esterna. Si può berne un bicchiere, 2 o 3 volte al giorno lontano dai pasti, oppure utilizzarlo per cataplasmi e sciacqui, più volte al dì.
Una menzione a parte la merita l’ acqua di amamelide, distillato ottenuto dai rametti della pianta tagliati freschi e parzialmente essiccati. Dopo che questi vengono macerati in acqua fredda per circa 24 ore viene aggiunto anche l’alcool. Per le proprie proprietà lenitive e rinfrescanti, l’acqua di amamelide è una componente presente molto frequentemente nei dopo barba e nelle lozioni destinate alla pelle dei bambini.
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