Oggi trattiamo una malattia che colpisce soprattutto nell‘infanzia, gli orecchioni. Comunemente definita tale, questa malattia in realtà colpisce le ghiandole parotidi situate dietro l’orecchio. Una volta avuta questa infezione si è immuni per il resto della vita. Protagonista di questa infezione è il Paramyxovirus che viene trasmesso tramite contatto diretto con saliva oppure oggetti contaminati.
Grandi possibilità di contrarre il virus si hanno nei mesi invernali, meno frequente invece nel periodo primaverile. Analizziamo i sintomi: da evidenziare il malessere generale, lo scarso appetito, mal di testa e febbre in media bassa. A questi poi si aggiungono in fase avanzata, l’infiammazione acuta delle parotidi accompagnata dalla difficoltà di masticazione e deglutizione con conseguentee aumento della febbre.
La malattia dura in media dai 10 ai 15 giorni, e negli adulti essa può portare all’infiammazione dolorosa di una o entrambi i testicoli che nei casi più gravi può portare alla sterilità. Di norma ci si può avvalere di antinfiammatori e analgesici nonchè antipiretici e impacchi sulle ghiandole salivari arrossate, per combattere gli orecchioni.
Alcune soluzioni alquanto efficaci, in alternativa alla medicina, sono rappresentate da impacchi di olio di ricino o di echinacea. L‘emicrania può essere battuta con gli estratti di arnica da strofinare sulle tempie. Come detto precedentemente gli orecchioni portano a difficoltà nella masticazione e deglutizione per cui si dovrà modificare la dieta almeno durante il periodo della malattia preferendo alimenti liquidi e morbidi. E’ bene bere molta acqua per ovviare all’eccessiva perdita di liquidi dovuta alla febbre.
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