I ginecologi e gli oncologi si sono uniti, per combattere un tumore estremamente insidioso: quello dell’ovaio.
Difatti l’Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Sigo (Società Ginecologia-Ostetricia) hanno raggiunto un’intesa al fine di facilitare la gestione multidisciplinare di questa terribile malattia.
Il tumore all’ovaio insorge soprattutto dopo la menopausa, ed è la più comune causa di morte per neoplasie ginecologiche. Su 4.500 italiane colpite, 3.000 non sopravvivono. Otto volte su dieci la diagnosi arriva quando il carcinoma è già in fase avanzata.
In questi casi anche se si interviene, la malattia si ripresenta nell’80% dei casi spiegano gli esperti. Sostanzialmente non esistono sistemi di screening efficaci. Sono soggeeti a rischio soprattutto le donne, che hanno avuto una madre o una sorella affette da carcinoma ovarico. Tuttavia nei casi sospetti lo specialista può prescrivere un’ecografia e il dosaggio del marcatore tumorale Ca 125.
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