In questi giorni tutte le testate giornalistiche e le tv parlano di ictus ischemico, la causa del malore del calciatore milanista Antonio Cassano. Ma di cosa si tratta? L‘ictus ischemico o ischemia cerebrale è una malattia neurologica causata da un mancato afflusso di sangue al cervello e ciò è molto grave in quanto si possono verificare dai danni al sistema nervoso piuttosto gravi e permanenti, e può indurre addirittura il decesso della persona colpita.
Il ridotto afflusso di sangue al cervello può essere la conseguenza di un’ostruzione di un arteria cerebrale a causa di un trombo ( coagulo di sangue) o di un’embolia. Le persone dopo i 50 anni di età sono maggiormente a rischio, soprattutto gli uomini, ma va detto che nel 5% dei casi vengono colpiti da ischemia cerebrale anche i giovani. Tra i fattori di rischio di questa malattia neurologica troviamo, oltre all’età avanzata, anche il diabete, l’obesità, il fumo, l’aterosclerosi, le malattie cardiovascolari e l’ipertensione.
Riconoscere tempestivamente un ictus è di fondamentale importanza per limitare i danni neurologici e per salvare la vita all’individuo. La sintomatologia è piuttosto varia, in quanto dipende dalla zona cerebrale che viene colpita e dalla grandezza di tale zona. Campanelli d’allarme, nella maggior parte dei casi, sono:
- paresi facciale (l’individuo non riuscirà a sorridere)
- impossibilità di linguaggio ( l’individuo non riuscirà a formulare una frase corretta)
- impossibilità di muovere gli arti superiori ( impossibilità di alzare entrambe le braccia)
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