La miopia è un difetto della vista che non permette di focalizzare in maniera adeguata immagini o oggetti lontani. E’ molto diffusa come tipologia di problema. La maggior parte di chi ha una miopia di grado elevato (vale a dire -6,00 diottrie) ricorre all’intervento chirurgico che permette di ottenere una vista normale. Mentre per chi invece ne soffre in maniera molto meno grave, predilige sopperire questa carenza della vista con occhiali o lenti a contatto.
Gli interventi che possono essere fatti per la miopia sono molteplici, con un costo che varia dai 2500 ai 6000 euro. Cosa importante è che una parte di esso può essere detratto dalla dichiarazione dei redditi; quindi cosa aspettate a dire addio definitivamente agli occhiali? Ecco a voi di seguito alcune delle tecniche più utilizzate per risolvere la miopia:
- Fotocheratectomia o PRK: stiamo parlando di una tecnica che interviene attraverso l’uso del laser per eliminare la miopia. L’intervento dura una manciata di secondi e viene effettuato attraverso l’uso di un collirio anestetico. Unici aspetti negativi di questo metodo sono i dolori post-operatori che possono protrarsi per 3-4 giorni dopo l’intervento, nonché il fastidio all’esposizione alla luce.
- Lasik: tecnica iper moderna che combina l’uso del laser e della chirurgia. Questa nuova metodologia permette una riduzione davvero sostanziale per quanto riguarda il dolore post-operatorio permettendo un facile ritorno alla normalità nel breve tempo possibile.
- Impianto IOL: si applica quando i due metodi appena citati vengono sconsigliati per via dello spessore della cornea troppo sottile. In questo caso viene impiantato una sorta di lente a contatto permanente sull’occhio . Ha il grosso vantaggio di essere reversibile.
- Sostituzione del cristallino: stiamo parlando di un intervento molto simile a quello praticato per la cataratta e ha generalmente le stesse complicanze e rischi. In pratica la lente viene inserita direttamente nella sacca capsulare a sostituzione del cristallino.
Puoi votare l'articolo anche qui, gli articoli precedenti qui.