Ogni anno assistiamo ad un notevole aumento delle persone che, stanche di indossare gli occhiali, decidono di ricorrere alla chirurgia refrattiva. La chirurgia refrattiva serve infatti a correggere in modo definitivo i problemi legati alla rifrazione dell’occhio, quali miopia, astigmatismo e ipermetropia.
La chirurgia refrattiva è una tecnica che ha avuto le sue origini verso gli inizi degli anni ’90, quando si cominciò a sostituire il bisturi con uno strumento al passo con la tecnologia: il laser. Il laser permette un’estrema precisione e permette di curare completamente i difetti della vista in modo semplice e sicuro.
L’intervento chirurgico viene eseguito in ambulatorio e dura circa una decina di minuti durante i quali il laser modella la cornea correggendone la curvatura, permettendo di risolvere problemi di miopia, astigmatismo ed ipermetropia.
L’intervento non può essere eseguito su persone che hanno meno di vent’anni. Il difetto della vista, infatti, deve essersi stabilizzato da almeno due anni.
Come per tutti gli interventi, ovviamente, vi è la possibilità di incorrere in alcuni rischi, anche se la percentuale di rischio è davvero ridottissima.
Un rischio che si potrebbe riscontrare è quello di infezione della cornea , ma rappresenta solo l’ 1% delle possibilità.
Va detto che dopo l’operazione è possibile avere dei lievi disturbi visivi come un l’effetto velato, che si manifesta soprattutto la sera. Inoltre non esiste la certezza assoluta che dopo l’intervento non ce ne possa essere un secondo di ritocco.
I costi della chirurgia refrattiva possono variare molto, a seconda del difetto visivo da correggere e delle tecniche utilizzate. In genere il costo medio è sulle 3000 euro.