Correre può comportare problemi sia in relazione al tipo di terreno che alla corretta biomeccanica dell’appoggio del piede a terra. Possono verificarsi contratture muscolari o dolori delle articolazioni, ma sono da temere in particolare l’insorgenza di infiammazioni ai tendini maggiormente sollecitati (esempio il tendine di Achille) o al periostio (membrana di tessuto connettivo che ricopre l’osso e provvede al suo nutrimento. È ricca di terminazioni nervose e vasi sanguigni).
Nel caso di dolore persistente alla tibia, spesso localizzato nella parte inferiore, è necessario sospendere l’attività e applicare localmente ghiaccio. In questo caso è da considerare lo stiramento del muscolo tibiale anteriore, costantemente sollecitato in particolare nelle azioni di corsa in salita.
Per evitare di ripetersi degli episodi è importante definirne le cause, verificando ad esempio, la corretta tecnica di appoggio del piede o se i terreni sono particolarmente duri. In quest’ultimo caso è da considerare con attenzione il tipo di calzatura, che deve garantire un positivo assorbimento dell’impatto con il terreno.
È molto importante anche come alimentarsi prima di una corsa: la dieta deve essere ad alto contenuto di carboidrati. Prima di correre è meglio preferire alimenti a base di carboidrati in particolare a colazione, ad esempio fette biscottate, crackers, o corn-flakes, marmellata o miele, tè o caffè.
Durante la corsa: nelle gare prolungate è necessario, soprattutto se il clima è caldo-umido, reintegrare i liquidi. A tale scopo nella maratona sono previsti gli appositi rifornimenti.
Principi essenziali dell’allenamento: per cominciare è importante sviluppare la capacità di prolungare lo sforzo nel tempo; il carico di allenamento deve essere progressivo; nella progressività del carico va considerata l’importanza di alternare seduto meno impegnative; i percorsi di allenamento da privilegiare sono quelli naturali, con l’alternanza della pendenza.
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