Tempo di vacanze, di mare, di tuffi, bagni rilassanti e purtroppo anche di punture di meduse. Una delle insidie più grandi per coloro i quali amano tuffarsi in mare, infatti, è rappresentata sicuramente dalle meduse, esseri affascinanti le cui punture sono davvero molto pericolose.
Questi esseri spregevoli sono in grado di trasformare una tranquilla giornata al mare in un mezzo incubo: le meduse, anche se soltanto sfiorate, attaccano immediatamente quello che considerano un predatore o, comunque, una qualche forma di minaccia, attaccandosi ad esso grazie alle numerose ventose, dette cnidocisti, che si trovano distribuite su tutta la loro superficie corporea. Non appena questi cnidocisti entrano in contatto con un corpo estraneo, rilasciano, tramite appositi filamenti capaci di penetrare immediatamente la pelle, una sostanza che è la combinazione di tre diverse proteine (una urticante, una paralizzante e una neurotossica) che si diffondo rapidamente in tutto l’organismo.
Il primo sintomo di una puntura da parte di una medusa è quello del dolore bruciante, simile a quello provocato da una scottatura, che si avverte nel punto di contatto, al quale fa seguito un fastidiosissimo prurito. Ma quando ci accorgiamo di essere stati punti, cosa possiamo fare? La prima cosa che i medici raccomandano è quella di non perdere la calma. E’ opinione sempre più diffusa che il metodo migliore, di fronte ad una puntura di medusa sia il Gel Astringente al cloruro di alluminio che, oltre a togliere il prurito che si presenta subito dopo mitiga anche il bruciore. Validi anche i lavaggi della zona interessata con abbondante acqua di mare, mentre per affrontare il dolore sarebbe consigliabile l’applicazione ripetuta di creme a base di cortisone e l’assunzione di farmaci antinfiammatori.