Mangiare noci o noccioline in gravidanza riduce il rischio che il bimbo sviluppi allergie almeno fino all’età di 7 anni. A dimostrarlo è uno studio dello Statens Serum Institute di Copenaghen pubblicata sulla rivista Journal of Allergy and Clinical Immunology. Ma cerchiamo di saperne di più.
Mentre prima si sconsigliava l’assunzione della frutta secca in dolce attesa in quanto si pensava potesse scatenare allergie, ora è stato dimostrato il contrario: mangiare frutta secca ha un effetto protettivo. Sembra che l’esposizione precoce a determinate sostanze provochi un maggiore sviluppo del sistema immunitario. Per arrivare a questa conclusione gli studiosi hanno analizzato 60.000 mamme e i loro bambini, seguendoli dalla nascita fino all’età di 7 anni: ne è emerso che quelli che avevano una mamma che in gravidanza aveva assunto regolarmente noci presentavano minori rischi di sviluppare asma di tipo allergico.
Il rischio di sviluppare allergie, sostanzialmente, si riduceva di un quarto a 18 mesi e di un terzo a 7 anni. “Abbiamo scoperto che l’assunzione materna di arachidi e noci è risultata inversamente associata con l’asma nei bambini a 18 mesi di età”, scrivono gli autori dello studio. La dottoressa Ekaterina Maslova, che ha condotto la ricerca, spiega: “I dati confermano che non necessariamente bisogna evitare le noci in gravidanza, anzi le mamme che le assumono uno o due volte a settimana fanno si che nei loro bimbi il rischio di sviluppare allergie si riduca notevolmente”. Dunque, al contrario di quanto si pensava, non vi sarebbe motivo per cui una donna non debba assumere noci o arachidi durante la gravidanza, ma queste farebbero addirittura bene. Le uniche restrizioni possono riguardare casi particolari che devono essere valutati di volta in volta insieme al proprio medico.