Chi non è ancora andato in vacanza non vede l’ora di potersi sdraiare al sole in completo relax. Ma ci sono dei casi in cui l’esposizione al sole può provocare dei danni, ed uno di questi si verifica quando si assumono antibiotici. Talvolta, infatti, le molecole presenti negli antibiotici a causa dell’azione dei raggi UV danno origine a delle reazioni spiacevoli. Per non avere vacanze con effetti collaterali cerchiamo di saperne di più sull’argomento.
Alcuni farmaci possono avere effetti sgradevoli sulla salute a causa di fenomeni di fotosensibilizzazione. Il motivo è che i principi attivi reagiscono con la luce solare e proprio ciò può dar vita a delle allergie in alcuni casi leggere, in altri più importanti. Ad essere incompatibili con la luce solare sono nello specifico i sulfamidici, i chinolonici e le cicline. Le conseguenze dell’assunzione di questi antibiotici riguardano essenzialmente la pelle, che va incontro a delle evidenti irritazioni. Si possono così verificare macchie, arrossamenti cutanei e bollicine.
Di norma queste forme allergiche regrediscono in maniera spontanea dopo l’interruzione del farmaco. In ogni caso, per evitare spiacevoli sorprese è sempre bene leggere con attenzione il bugiardino. Questo vale sia per gli antibiotici che si assumono per via orale che per quelli che richiedono una applicazione a livello topico. Quando si è sotto trattamento antibiotico, anche una telefonata al medico di fiducia, prima di andare in spiaggia, può essere risolutiva, in quanto ci può far avere un quadro chiaro delle conseguenze che potrebbero derivare.