Malattia frequentissima caratterizzata da una lesione necrotica ad evoluzione cronica che interessa la mucosa gastrica o duodenale con tendenza ad approfondirsi negli strati sottostanti. Recenti statistiche calcolano che essa colpisce oltre il 5% della popolazione adulta, la malattia predilige soggetti di sesso maschile con un rapporto percentuale di 3 a 1 per la localizzazione gastrica e di 5 a 1 per quella duodenale. L’età più colpita è quella che va dai 20 ai 50 anni.
La sede preferita è la piccola curva dello stomaco a livello della sua metà distale e la prima porzione del duodeno nella parte posteriore. Le cause della malattia non sono ancora ben conosciute, decine di teorie sono state avanzate da numerosi studiosi, tutte suffragate da vari studi clinici e sperimentali. Dati indiscutibile affermano che alcuni dei fattori causanti possano essere i succhi gastrici e la fragilità della zona in cui compare l’ulcera.
Secondo alcuni studiosi la causa andrebbe ricercata in una serie di traumatismi causati dai cibi, che vanno a danneggiare la mucosa dello stomaco e dell’intestino. Per altri ci sarebbero delle turbe circolatorie di tipo vaso spatico che determinerebbero un’ischemia acuta della mucosa. Sono state prospettate inoltre delle cause infettive e allergiche, nel senso di una certa sensibilizzazione ad alcuni cibi e sostanze ingerite. L’ulcera colpisce maggiormente i soggetti fortemente emotivi e sotto stress. Per altri la causa va cercata in un eccessiva produzione di acido cloridrico ( l’acido dei succhi gastrici prodotti dalle ghiandole del nostro stomaco) che distruggerebbe la difesa della mucosa gastrica. Infine l’ipotesi oggi più attendibile determina come causa il processo di autodigestione della mucosa da parte del succo gastrico.
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