Donare il midollo osseo è di fondamentale importanza, poichè si pùò salvare una vita umana. Esistono infatti malattie che possono essere sconfitte solo e soltanto per mezzo della donazione di midollo osseo. Ma come si fa a donare il proprio midollo osseo?
Innanzitutto va detto che per diventare donatori di midollo osseo non è indispensabile possedere caratteristiche particolari, quasi ognuno di noi potrebbe diventarlo. Se si è convinti di voler donare il proprio midollo osseo, bisogna innanzitutto rivolgersi all’ associazione italiana di donatori di midollo osseo (Admo) per mettersi in contatto con il centro donatori più vicino alla nostra città.
Si effettua un colloquio preliminare e se si è convinti di voler effettuare la donazione del proprio midollo osseo, bisogna come prima cosa effettuare delle specifiche analisi, tramite un semplice prelievo di sangue.
Il campione di sangue viene analizzato per verficare che il potenziale donatore sia perfettamente sano e non abbia particolari malattie e per determinare le caratteristiche genetiche, indispensabili per stabilire la compatibilità con le persone in attesa di trapianto. Se le analisi hanno buon esito e quindi si gode di ottima salute si può effettuare l’adesione al registro italiano donatori di midollo osseo.
Per diventare donatori tuttavia non sono richieste particolari caratteristiche. Basta semplicemente avere un’età compresa tra i 18 ed i 55 anni e pesare più di 50 kg. E’ indispensabile soprattutto che l’individuo che vuole donare il proprio midollo osseo non presenti malattie del sangue, malattie degenaritive o altre patologie quali ad esempio Aids o epatite.
Il prelievo di midollo può essere effettuato o dal bacino (avviene in anestesia generale) oppure dal sangue “periferico”, ossia dal sangue che scorre nelle braccia (questa procedura non richiede nè ricovero, nè anestesie e consiste nel somministare un fattore di crescita per le cellule staminali emopoietiche)
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