Uno dei maggiori responsabili delle tossinfezioni alimentari è senza ombra di dubbio la pericolosa e temuta Salmonella. Si tratta di un batterio abbastanza diffuso in natura, che causa per l’appunto la salmonellosi, ovvero una gastroenterite acuta che nei casi più gravi può degenerare in tifo addominale, che può essere letale per l’individuo che ne viene affetto.
Il contagio con questo batterio avviene generalmente attraverso l’ingestione di alimenti contaminati, nemico numero uno sono le uova ( se ingerite crude ), ma anche la carne, il latte non pastorizzato,frutta e verdura non correttamente lavati e disinfettati , ed ovviamente, anche tramite l’ingestione di pesce e frutti di mare crudi! Va detto che anche utensili e stoviglie infette possono rappresentare dei veicoli di trasmissione.
La salmonellosi presenta i sintomi di una tipica malattia gastroenterica , ovvero vomito, diarrea, crampi addominali ed anche febbre a “gradini”. ( ovvero la temperatura corporea tende ad aumentare di mezzo grado alla volta). Generalmente il batterio ha un periodo di incubazione che va dalle 12 alle 48 ore.
Per verificare ed accertare la presenza di salmonella è necessario effettuare delle semplici analisi del sangue ed anche un esame colturale delle feci. La terapia prevede la somministrazione di antibiotici e di antidiarroici ed inoltre è necessario far reintegrare al paziente liquidi e Sali minerali.
Vi sono numerosi sierotipi di salmonella, alcuni ceppi batterici risultano essere più blandi, altri più forti e resistenti a numerosi antibiotici. Per evitare il contagio da salmonella è necessario seguire delle semplici ed elementari regole di igiene: lavate accuratamente le mani dopo aver toccato alimenti crudi, ed evitate il consumo di uova, carne e pesce crudi. La salmonella, infatti, viene uccisa con il calore.
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