Le sostanze responsabili delle allergie ai cosmetici sono: coloranti, conservanti e profumi. Se per quanto concerne i primi due, sono presenti in etichetta, i composti odoranti sono identificati solo con Parfum o Profumo. Per cui per il consumatore è difficile capire quali sono gli ingredienti esatti delle confezioni che acquistano; a questo inoltre si aggiunge il fatto che in etichetta viene indicato solo il nome della specie botanica da cui i composti originano,ma non sempre chi è allergico ad una sostanza sa se questa sia contenuta in una pianta. Ad esempio chi sa di essere allergio all’Aspirina, non sempre sa che l’acido salicidico è presente anche nel Salice, Olmaria e Gaultheria.
Molto spesso nell’identificazione dei prodotti consmetici troviamo l’uso del termine ipoallergenico. Ma gli studi condotti in merito hanno messo in evidenza che tale affermazione non fornisce sufficienti garanzie di attendibilità. La parola, ipoallergenico, presuppone lo svolgimento di studi e analisi dai quali risulti che il cosmetico è meno allergico di prodotti simili. In questo ambito però risulta eccessivo generalizzare su di un prodotto che potrebbe presentare casi di allergie visto l’ampio universo dei consumatori. Uno studio epidemiologico del Gruppo Italiano Dermatiti da Contatto e Ambientali ha messo in evidenza che il 6% degli italiani soffre di problemi di dermatite da contatto. Secondo i ricercatori almeno un 1740000 di italiani hanno registrato un caso di dermatite allergica, di questi ben 475000 hanno individuato la causa nell’uso di un cosmetico.
E’ bene considerare che, se dopo l’uso di un rossetto o di una crema, si forma sulla pelle un’irritazione non sempre si tratta di allergia: spesso parliamo di dermatiti da contatto di lieve entità Le vere dermatiti da contatto sono un problema serio e si manifestano come una reazione infiammatoria locale; quando l’individuo viene sensibilizzato dall’agente, si ha un effetto destinato a ripetersi ogni volta.
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