Le smagliature sono manifestazioni di atrofia cutanea, causate dalla rottura delle fibre elastiche del derma associato a repentini accrescimenti del corpo. Uno dei periodi della vita femminile a maggior rischio di comparsa delle smagliature è quello della gravidanza, a cui segue quello dell’allattamento. Le ragioni della loro formazione stanno nel notevole cambiamento a cui il corpo è sottoposto, ossia il rapido aumento e l’altrettanta rapida perdita di peso. Possono fare il loro esordio intorno al quinto mese, mentre il periodo più critico è tra il settimo ed il nono mese, quando la tensione addominale è massima.
I punti maggiormente colpiti sono l’addome ed il seno, ma possono anche generarsi su fianchi, cosce e braccia. E’ più facile correre ai ripari quando sono di colore rosso-violaceo, segno di una rete vascolare dermica ancora presente. Successivamente assumono un colorito bianco, segno di fibrosi cicatriziale che rende piùdifficile intervenire.
L’unico mezzo efficace rimane la prevenzione, che si attua con i seguenti accorgimenti:
-mantenere una crescita ponderale regolare secondo le indicazioni del ginecologo;
-seguire una dieta varia;
-usare creme idratanti ed elasticizzanti;
–massaggi ad azione nutriente con oli vegetali (olio di oliva, macadamia, burro di karitè per il seno);
-svolgere un’attività fisica dolce.
Ma quando il danno è fatto? Si agisce con trattamenti medico-estetici specifici, ovviamente da effettuare dopo la gravidanza:
– i peelings esfolianti di tipo medico, che usano sostanze caustiche con una duplice azione esfoliante e stimolante;
-le infiltrazioni di sostanza nutritive, che vengono iniettate lungo la smagliatura con cicli periodici;
-la dermoabrasione, che consiste appunto nell’abrasione, per mezzo di una piccola fresa, di uno strato superficiale della cute;
-il laser, fascio di luce che penetra in profondità nella pelle per stimolare la rigenerazione cellulare.
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