Sono tanti i bambini che soffrono di dislessia. Questi bambini non sono meno intelligenti degli altri, eppure hanno difficoltà di lettura e scrittura. Il bambino dislessico, a differenza degli altri, non legge e scrive in modo automatico ma con grande sforzo e difficoltà. Ciò lo porta a rimanere indietro rispetto ai suoi campagni scolastici, situazione che può provocargli una perdita di fiducia.
E’ più o meno quando il bambino frequenta la seconda elementare che ci si può accorgere della sua dislessia. Ciò che è importante è comprendere che la dislessia non è una malattia, ma è provocata da un funzionamento differente di alcune aree del cervello. Oggi fortunatamente si conosce molto meglio la dislessia rispetto a qualche anno fa, e pertanto passi in avanti sono stati compiuti anche nel suo trattamento. Con l’aiuto giusto i bambini dislessici possono tranquillamente portare a termine l’intero percorso scolastico. E a proposito dell’aiuto giusto, questo potrebbere essere rappresentato dal nuovo font open-type della casa editrice Sinnos.
Questo nuovo font open-type è studiato per aiutare i bambini dislessici nella lettura. In realtà questa iniziativa non è la prima in tale campo: già la casa editrice inglese Barrington Stoke si occupa da anni di pubblicare libri rivolti ai bimbi dislessici. Sinnos, la cooperativa nata nel carcere di Rebibbia nel 1990, ha ripetuto l’esperienza nel nostro Paese, rendendola accessibile a quanti hanno bisogno di questi strumenti d’aiuto. In cosa si differenzia il prodotto messo a punto da Sinnos? La spaziatura fra una lettera e l’altra è più larga, il carattere mantiene uno spessore costante e le lettere che creano maggiore confusione presentano differenze marcate. In questo modo la lettura diviene più agevole.