Le afte sono lesioni della mucosa orale o faringea, caratterizzate da ulcerazioni rotondeggianti del diametro di 2-5 mm, anche se tuttavia in alcuni casi possono raggiungere anche diamentri superiori ad 1 cm.
Non sono da confondere con le vescicole herpetiche, che si trovano in genere al di fuori della bocca, intorno alle labbra. Mentre le vesciche dell’herpes sono estremamente contagiose, le afte non lo sono affatto.
L’afta è preceduta da una piccola vescicola di pochi mm, circondata da un alone rosso vivo, molto doloroso. Dopo 1-2 giorni la vescicola si rompe e compare una piccola erosione biancastra con i margini di colore rosso intenso. Normalmente guariscono in 7-15 giorni, ma tendono a ripresentarsi a distanza di tempo.
Nonostante non si conosca esattamente cosa provochi le ulcere orali, molti sono i fattori di rischio tra cui la dieta: le persone che hanno una carenza nutrizionale di acido folico, vitamina B12 e ferro, sembrano essere più soggette allo sviluppo di afte. Le afte possono inoltre indicare un problema al sistema immunitario. In alcuni casi le afte della bocca possono essere la semplice conseguenza di traumi, quali morsi durante la masticazione od un utilizzo troppo energico dello spazzolino da denti.
Le afte si curano utilizzando preparati a base di aloe vera, tetracicline o cortisonici. Alcuni promuovono anche l’impiego di acido acetilsalicilico (aspirina) e vitamina C.
Se sviluppate stomatiti aftose che durano più di 2 settimane o non siete in grado di mangiare o bere a causa del dolore, rivolgetevi al medico.
Sarebbe utile interpellare il medico anche se le ulcere orali si manifestano più di due o tre volte l’anno.
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