Un recente studio condotto da un team di ricercatori spagnoli e pubblicato sulla rivista Pediatric Neurology ha evidenziato che un bambino su cinque soffre di tic nervosi. Si tratta di movimenti involontari che si ripetono in continuazione, più e più volte durante il giorno.
Alzate di spalle, piegamenti della testa, smorfie del viso, ma anche toccarsi il naso, strizzare gli occhi. Questi sono solo una parte dei tic più comuni che interessano i bambini e spaventano i loro genitori. Quando, infatti, un genitore si accorge che il proprio figlio è colpito da un tic si chiede terrorizzato in che modo poter intervenire per aiutarlo. La prima cosa da sapere è che i tic, i quali si dividono in motori e vocali, non devono destare preoccupazione. Nonostante gli studiosi ancora non siano giunti a determinare con precisione cosa provoca un tic nervoso, si parla con certezza di un coinvolgimento dei gangli cerebrali della base e della corteccia motoria.
Gli esperti sostengono che per i bambini intorno agli otto ed i nove anni avere un tic nervoso è piuttosto frequente. In questi casi il genitore non deve allarmarsi, visto che la maggior parte delle volte il tic va via da solo dopo qualche mese. E se invece il disturbo non sparisce ma anzi si manifesta in modo più accentuato? Anche in questo caso non bisogna farsi prendere dal panico, basta semplicemente rivolgersi al proprio medico. Il più delle volte non servono né farmaci né terapie, il tic indica uno stato di ansia e preoccupazione. La buona notizia è che l’80% dei bambini con tic nel diventare adulti non presentano più questo disturbo.