Gli anticorpi vengono prodotti quando una sostanza estranea entra nel nostro organismo. Nel tessuto in cui penetra, l’antigene viene fagocitato dai macrofagi; queste cellule permettono il riconoscimento dell’antigene da parte dei linfociti specificamente programmati a rispondere contro di esso, determinando la loro attivazione.
L’attivazione dei linfociti consiste in uno stimolo della loro riproduzione e nella successiva trasformazione in plasmacellule e cellule della memoria. Nel caso di un microbo, dall’infezione passano 10-15 giorni prima che l’organismo riesca a produrre il numero di anticorpi necessario per neutralizzare o distruggere il microrganismo. A una seconda infezione provocata dallo stesso microbo, l’organismo reagisce molto più prontamente, perché ha già gli anticorpi o comunque ha cellule di memoria che immediatamente possono produrli, bloccando la diffusione di un germe ; così all’infezione non segue la malattia: l’organismo è diventato immune.
Come agiscono gli anticorpi? Gli anticorpi vengono prodotti allo scopo di eliminare la sostanza estranea, l’antigene, che ne ha determinato la formazione.
L’antigene può essere una delle molecole alla superficie di un batterio , di un virus o di una cellula tumorale cancerogena o, comunque, estranea al nostro organismo; oppure può essere una sostanza nociva prodotta dai batteri stessi, in questo caso stiamo parlando di una tossina.
Gli anticorpi, legandosi gli antigeni, facilitano la loro distruzione. Ad esempio, i batteri legati agli anticorpi sono più facilmente preda dei macrofagi, che li fagocitano per distruggerli o neutralizzarli. Gli anticorpi neutralizzano i virus, ossia impediscono loro di aderire e penetrare nelle cellule del nostro corpo e infettare tutto l’organismo causando l’insorgere della malattia; inoltre gli anticorpi sono in grado di distruggere le tossine dannose prodotte dai batteri.