Un disturbo che colpisce i vasi sanguigni e, in particolare, gli arti inferiori sono le cosiddette vene varicose (o varici); questa patologia molto diffusa colpisce circa il 55% della popolazione, con una leggere prevalenza nelle donne.
Le vene diventano varicose quando la loro parete si dilata, e di conseguenza le loro valvole interposte a intervalli regolari in tutta la rete venosa perdono la capacità di chiudersi al passaggio del sangue; si ha così un reflusso del sangue verso il basso, il diametro della vena aumenta ulteriormente ed essa diventa visibile in superficie assumendo il tipico aspetto irregolare. La persona colpita da varici avverte dolori agli arti inferiori, senso di stanchezza e gonfiore.
Per prevenire l’insorgere di vene varicose è opportuno evitare il sovrappeso, le gravidanze ravvicinate e alcuni comportamenti che favoriscono il ristagno del sangue in basso, come , per esempio, rimanere in piedi fermi per diverse ore o effettuare lunghi viaggi in automobile senza soste; occorre, inoltre, non favorire la vasodilatazione evitando la sauna, il bagno turco, l’assunzione di alcol e l’elevata esposizione al sole.
Giova invece molto alla salute delle vene l’esercizio fisico, soprattutto nuotare e camminare nell’acqua, l’utilizzo di calze elastiche che favoriscono la compressione venosa graduale, oltre che indossare scarpe che consentono una buona articolazione del piede.
I rischi per chi sottovaluta questa malattia possono essere molto gravi, come modificazione della struttura della pelle, ulcere da stasi, eczema alla caviglia o edema ( indurimento dello strato sottocutaneo della pelle). Nei casi più gravi le varici possono causare un coagulo che può andare ad ostruire una vena creando un trombo venoso.
Puoi votare l'articolo anche qui, gli articoli precedenti qui.