Tra le tante polemiche e qualche ricorso al Tar, è arrivata anche da noi la pillola dei cinque giorni dopo. Dopo due anni e tre mesi, l’Agenzia Italiana del Farmaco si è decisa ad approvare l’utilizzo dell’anticoncezionale a base di ulipristal acetato, che è approdato dal 2 aprile nelle farmacie italiane con il nome di ellaOne. Ma vediamo di saperne di più.
La cosiddetta pillola del quinto giorno è un “contraccettivo d’emergenza“, simile alla pillola del giorno dopo ma con un’efficacia di maggiore durata. La differenza tra le due pillole sta nella loro composizione. La pillola del quinto giorno è a base di ulipristal acetato, un principio attivo che agisce con tempi più lunghi rispetto al levonorgestrel della nomale pillola del giorno dopo. Gli studi condotti in Gran Bretagna hanno dimostrato che il rischio di gravidanza con ulipristal si è ridotto fino a due terzi rispetto al levonorgestrel.
E’ bene sottolineare che la pillola del quinto giorno né deve essere utilizzata come un comune contraccettivo, né è un farmaco abortivo. Tante le cautele che accompagnano il suo uso, per fare in modo che non ci siano interazioni con una possibile gravidanza. La pillola dei cinque giorni potrà essere acquistata in farmacia solo su prescrizione medica e accompagnata da un’analisi che sia in grado di testimoniare che non c’è una gravidanza già in corso.
Per poter funzionare efficacemente la pillola deve essere assunta entro 72 ore dal rapporto sessuale considerato a rischio. Tuttavia, risulta essere tre volte più efficace nelle prime 24 ore e due volte di più nelle prime 72 ore. Il contraccettivo è in vendita al prezzo di 35 euro, e, come già ricordato, è un valido aiuto in più nella contraccezione ma solo in casi di effetiva necessità.
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