Il giornale The Lancet afferma che assumere per lunghi periodi ti tempo, dosi quotidiane di aspirina conduce ad una riduzione di circa il 60 per cento di casi di cancro colonrettale, fra le persone che hanno una ereditarietà per questa malattia. Lo studio effettuato prova, che l’aspirina ha un effetto protettivo contro il cancro del colon e del retto. L’esperimento ha riguardato soggetti con la sindrome di Lynch, una malattia genetica che comporta un difetto nella riparazione cellulare, che favorisce il cancro colonrettale ed altri tipi di cancro. Complessivamente sono stati esamninati 861 soggetti suddivisi in gue gruppi. Un gruppo ha assunto due aspirine quotidiane, per una dose complessiva di mg 600, mentre un altro ha preso una pillola fittizia, conosciuta come placebo, per un periodo di almeno due anni. Sono stati effettuati regolarmente degli esami al colon.
Quando inizialmente sono stati esaminati i risultati di questo studio nel 2007, non c’era differenza nell’incidenza di cancro colonrettale fra i due gruppi. Ma le cose sono cambiate quando i ricercatori hanno controllato nuovamente gli effeti dell’uso di aspirina alcuni anni più tardi. Nel frattempo infatti, c’erano stati 34 casi di cancro colonrettale nel gruppo del placebo ma solo 19 casi nel gruppo che aveva assunto aspirina, una riduzione d’incidenza del 44 per cento.
I medici allora hanno esaminato ulteriormentei i pazienti, (60 per cento del totale) che stavano prendendo l’aspirina o il placebo oltre il minimo di due anni. In questo sottogruppo, i risultati erano ancora più impressionanti. Si erano verificati 23 cancri nel gruppo del placebo, ma soltanto 10 nel gruppo dell’ aspirina, una riduzione del 63 per cento. La differenza era così marcata dopo cinque anni di assunzione di aspirina. Alla luce di questa scoperta, una ulteriore ricerca è stata lanciata per capire qual’è il miglior dosaggio e la migliore durata del trattamento con l’aspirina.
Mentre si attendono i risultati, i medici dovrebbero considerare la prescrizione di aspirina, per tutti gli individui giudicati ad alto rischio di cancro colonrettale, afferma John Burn, un professore di genetica clinica all’università di Newcastle, in Inghilterra. L’anno scorso, un altro studio pubblicato anch’esso in The Lancet, ha rivelato che i tassi di cancro del colon, della prostata, del polmone, del cervello e della gola risultano ridotti con l’uso quotidiano di aspirina. Per il colon, il rischio in 20 anni è diminuito del 40 per cento. Molti medici suggeriscono l’uso giornaliero dell’aspirina per ridurre il rischio di attacco di cuore, di ictus e di altri problemi del flusso sanguigno. Un aspetto negativo nell’uso quotidiano dell’aspirina è il rischio di problemi allo stomaco.
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