Sembra tramontata la tesi secondo cui all’aumentare dell’età della gestante aumentavano anche i rischi per il nascituro. E uno studio britannico ci dice di più: se la mamma è over 40, il bebè nascerà con una marcia in più, imparerà a parlare prima, crescerà più “solido” dal punto di vista emotivo e sarà meno esposto a difficoltà sociali. Ma cerchiamo di saperne di più.
A decretare la rivincita delle madri agée, in crescita esponenziale nei Paesi industrializzati, sono i ricercatori dell’University College di Londra che hanno analizzato i dati relativi a oltre 78 mila bambini nati in Inghilterra tra il 2000 e il 2002, figli di donne dai 13 ai 57 anni. I risultati ottenuti faranno certo piacere alle donne che alla soglia degli anta non hanno sentito ticchettare l’orologio biologico. Qualche esempio, riportato dal quotidiano britannico Daily Mail: se i bimbi di madri 20enni avevano il 9,5% di probabilità di incorrere in qualche incidente all’età di nove mesi, questa percentuale scendeva al 6,1% per i figli di mamme 40enni. Sempre a nove mesi, la probabilità di un ricovero in ospedale passa dal 16% per i figli delle mamme più giovani al 10,7% per quelli di madri più in là con gli anni.
Anche alla voce vaccini i figli di madri over 40 sarebbero avvantaggiati: il 98,1% di loro riceve l’immunizzazione contro le infezioni più comuni, contro il 94,6% dei bebè di mamme 20enni. E infine sempre i primi risulterebbero più emotivamente maturi e più predisposti all’apprendimento scolastico. Il segreto? Nella maggiore esperienza vista anche nell’accezione di una maggiore stabilità economica e familiare che permette al bambino di crescere in un ambiente più equilibrato.