Il tetano è una malattia infettiva acuta non contagiosa causata dal batterio Clostridium tetani. Il batterio produce una tossina, la tetanospasmina, che è neurotossica e causa i sintomi clinici della malattia. Si tratta di una di una tossina estremamente potente, in grado di provocare spasmi muscolare.
La maggior parte dei casi di contagio avviene dopo un trauma con una ferita penetrante o lacero-contusa, di solito durante attività all’aperto: giardinaggio, coltivazioni, escursioni, ma anche attività svolte in ambiente domestico. Non sempre la ferita è grave; può essere anche banale e, non rendendosi necessaria un’assistenza medica, può essere sottovalutata.
Il batterio non invade i tessuti ma la tossina raggiunge attraverso il sangue e il sistema linfatico il sistema nervoso centrale, interferendo con il rilascio di neurotrasmettitori che regolano la muscolatura, causando contrazioni e spasmi diffusi.
I primi sintomi nella malattia conclamata sono a carico dei muscoli della mandibola, con una contrattura dei muscoli masticatori detta trisma; compaiono poi spasmi e rigidità degli altri muscoli della faccia, del collo e delle mani. Nei casi gravi gli spasmi diventano generalizzati, interessando tutti i muscoli del corpo, il malato è sudato, respira rapidamente e affannosamente possono comparire febbre e forti dolori, complicazioni cardiache o asfissia per paralisi spastica della muscolatura respiratoria o laringea. I sintomi possono verificarsi in un periodo variabile da alcuni giorni ad alcuni mesi dopo che si è venuti in contatto con i batteri; in genere il periodo di incubazione varia da 2 giorni a mesi, anche se la maggior parte dei casi si manifesta entro 14 giorni.
La terapia del tetano conclamato si basa soprattutto sulla somministrazione di antitossina tetanica e su misure dì sostegno e rianimatorie. Vista però l’altissima mortalità, assume importanza enorme la profilassi.
Esistono due modi importanti per prevenire il tetano: fare le vaccinazioni antitetaniche, insieme a tutte le altre vaccinazioni obbligatorie, oppure dopo una lesione che potrebbe provocare il tetano, ricevere una dose di vaccino (profilassi antitetanica post-esposizione).