Che un po’ di moto faccia bene alla salute, migliori la qualità della vita e sia fonte di benessere, è cosa arcinota. Una volta acquisita tale consapevolezza, avere la forza e la voglia di infilarsi una tuta ed andare a fare ginnastica non è però cosa facile.
Fino ad ora, veniva proposto come limite minimo di attività quello di 150 minuti alla settimana, ossia 30 minuti al giorno per 5 giorni. Un impegno tale da essere sostenuto e sostenibile da solo un terzo degli adulti americani, notoriamente grandi appassionati di fitness.
Per questo motivo sono scesi in campo un gruppo di ricercatori provenienti da Taiwan. Costoro, consapevoli del fatto che le popolazioni orientali per cultura e struttura fisica siano poco portate alle attività aerobiche, hanno cercato di comprendere se un impegno sportivo meno gravoso potesse comunque portare dei benefici alla salute.
Lo studio condotto è stato ampio ed accurato ed ha coinvolto oltre 400mila volontari, uomini e donne, al di sopra dei 20 anni di età, posti sotto controllo medico dal 1996 al 2008. I partecipanti sono stati divisi in cinque categorie, che andavano da “nessuna attività fisica” ad “attività fisica sostenuta”. Dopo tredici anni di osservazione, sono stati messi a confronto i dati ottenuti ed è emerso che i volontari che si impegnavano almeno per un quarto d’ora ogni giorno riducevano il rischio di mortalità del 14%, con un aumento medio dell’aspettativa di vita di tre anni. Al contrario, chi non faceva alcun tipo di attività è risultato avere un rischio di mortalità aumentato del 17% rispetto al resto del campione.
A quanto pare non abbiamo più scuse, è sufficiente una passeggiata a passo sostenuto di un quarto d’ora al giorno per migliorare la propria salute. Allacciamo le scarpe da ginnastica e cominciamo!
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