La cromoterapia è una medicina alternativa fondata sul principio che i colori aiutino corpo e mente a ritrovare il proprio naturale equilibrio.
Ad ogni colore si fa corrispondere uno specifico ruolo. Il Rosso è associato alla forza e la vitalità e si ritiene abbia un effetto stimolante sulle funzioni epatiche, la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna.
L’Arancione, liberatorio e riequilibrante, dovrebbe donare serenità, entusiasmo, ed agire positivamente su tiroide e milza. Il Giallo, importante sia per il fisico sia per l’intelletto, stimolerebbe il tono muscolare e la prontezza di riflessi ma anche la parte sinistra del cervello e quindi l’intelligenza e lo studio. Il Verde, il colore dell’armonia, dovrebbe essere molto efficace contro cefalea, insonnia e stress. Il Blu, calmante e rinfrescante, agirebbe in opposizione al rosso, abbassando sia la frequenza cardiaca che la pressione arteriosa. L’Indaco dovrebbe accrescere l’intuizione nonché l’attività delle paratiroidi. Infine il Violetto viene indicato come il rappresentante dello spettro con più energia e proprietà curative, influenzando l’apparato osteoarticolare, la vescica, i reni ma anche la spiritualità e l’ispirazione.
Secondo la cromoterapia i colori non vengono assorbiti solo attraverso la vista e quindi le radiazioni luminose, ma anche mangiando alimenti o indossando abiti di determinate tonalità, facendo il bagno in acque colorate ed anche attraverso la semplice visualizzazione mentale.
La cura attraverso i colori ha origini antichissime, risalenti alla cultura dell’antico Egitto, ed è una pratica diffusa in tutto il mondo, essendo presente anche nella medicina ayurvedica indiana e nella tradizione cinese. La sua presenza in occidente era molto forte ai tempi dei Greci e dei Romani, per poi subire alterne fortune durante il Medioevo e scomparire completamente con l’Illuminismo.
Attualmente la cromoterapia non è accettata dalla comunità scientifica, non essendo mai stata in grado di superare uno studio clinico controllato. Tuttavia si sta molto diffondendo il suo utilizzo come pratica rilassante o coadiuvante terapie riconosciute.
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