L’eritema da pannolino è una delle tipiche piccole-grandi ansie che affliggono i genitori con bambini piccoli.
Perché preoccuparsi? Meglio fare in modo che il problema non si presenti. La parola d’ordine è: prevenzione.
Bisogna cambiare spesso il pannolino, per evitare che urina e feci ristagnino troppo a lungo a contatto con la cute.
E’ preferibile lavare il bimbo con acqua tiepida e asciugarlo delicatamente ma con attenzione, servendosi di un telo di cotone. Alla fine di ogni cambio è bene spalmare un sottile strato di crema idratante, non occlusiva, priva di profumi, conservanti o altre sostanze potenzialmente irritanti.
E’ scosigliato l’utilizzo sia di salviette umidificate usa e getta, utili solo in mancanza d’acqua, sia dei pannolini contenenti sostanze protettive della pelle, che possono in realtà provocare irritazioni nei soggetti più sensibili.
Appena possibile, soprattutto durante la bella stagione, è buona norma lasciare il sederino libero dal pannolino, per consentire la traspirazione della pelle ed evitare che la sudorazione contribuisca alla comparsa del disturbo.
Lungo la crescita due sono i momenti più critici: quando il bimbo comincia a mettersi seduto e l’inizio dello svezzamento. Da seduto aumenta lo sfregamento del pannolino sulla cute, e ciò può provocarne l’irritazione. Ed alcuni alimenti, assunti con le prime pappe, possono causare allergie che si manifestano proprio con l’arrossamento della zona anale e genitale.
Di norma un eritema lieve scompare in 3 o 4 giorni. Ma nel caso persista è probabile che si sia sovrapposta un’infezione ed è quindi il caso di rivolgersi al proprio pediatra di fiducia. Questo disturbo, se affrontato tempestivamente, si risolve in fretta e senza conseguenze.