La storia del The verde risale a più di 3.000 anni fa quando incominciò ad essere consumato in Cina. Più che una semplice bevanda, fin dagli albori, venne ritenuto un tonico dalle molteplici qualità e gli indubbi effetti benefici.
Per millenni nessun altra cultura, a parte quella giapponese, ha dato importanza a questo infuso. Ma da pochi anni anche in occidente si è acceso un certo interesse, in parte dettato dalla moda del momento ed in parte stimolato dalle numerose ricerche scientifiche svoltesi tra Stati Uniti, Olanda e Gran Bretagna. Questi studi, numeri alla mano, hanno dimostrato che le antiche credenze cinesi avevano un reale fondamento e che il The verde oltre ad essere una millenaria tradizione, possiede veramente peculiari proprietà curative e protettive.
Nelle foglie di questa pianta sono rintracciabili sia i polifenoli sia le catechine, sostanze con effetti drenanti ed antiossidanti. In generale si ritiene che la bevanda, se assunta almeno nella quantità di due tazze al giorno, possa rinforzare il sistema immunitario, aiutare nella prevenzione di aterosclerosi ed artrite reumatoide; favorire la perdita di peso; diminuire glicemia, pressione sanguigna e la concentrazione di trigliceridi nel sangue; agire come broncodilatatore; ed avere un ottimo effetto pulente e disinfettante del cavo orale, agendo positivamente contro placca dentale, carie, alitosi e persino riducendo la frequenza dei carcinomi della mucosa orale.
Nonostante i molteplici effetti positivi non bisogna dimenticare che il The verde, contenendo caffeina, può causare ansia e nervosismo. E che la sua assunzione in eccesso può provocare disidratazione, nausea e vomito.
E’ dunque importante un consumo moderato.