Le emorroidi sono dei cuscinetti di tessuto vascolare contenuti nell’ultimo tratto del retto.
Una congestione sanguigna, con dilatazione ed infiammazione del suddetto tessuto, provoca i cosiddetti problemi emorroidari, quali prurito, bruciore, pesantezza e sanguinamento. Quali siano le cause di questa congestione in realtà non è molto chiaro ma, oltre ad una componente ereditaria, si ritiene che importanti concause possano essere la stitichezza, l’assunzione di un’alimentazione eccessivamente piccante ed uno stile di vita troppo sedentario.
L’infiammazione delle emorroidi è un fenomeno molto diffuso, basti pensare che nel nostro paese ne soffre più del 50% della popolazione al di sopra dei 35 anni di età. Accanto all’utilizzo di semicupi tiepidi lenitivi a base di amamelide, e lassativi che ammorbidiscano le feci, uno dei metodi più efficaci per eliminare i disturbi emorroidari è quello di scegliere un regime alimentare restrittivo ma idoneo.
L’ideale è eliminare dalla dieta: i cibi piccanti, tutti gli alimenti lievitati, gli insaccati, i formaggi ed i latticini in generale, caffè, cioccolato ed alcool.
Per non impoverire troppo la propria scelta a tavola è sufficiente utilizzare qualche alternativa: come il pane azzimo, l’orzo solubile o il tè al posto del caffè, ed i molteplici surrogati del latte presenti sul mercato, quali le bevande di soya, di riso o di mais.
In questo modo l’ “emergenza emorroidi” può venire superata velocemente, al massimo in 10 giorni. E’ comunque consigliabile continuare a seguire la nuova dieta ancora per un po’ di tempo, da qualche settimana a qualche mese. Poi si possono anche reinserire gradualmente i vari alimenti, ponendo però particolare attenzione alla reazione del proprio corpo e ritornando sui propri passi se necessario.
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