Gli antichi romani dicevano: “mens sana in corpore sano”. E che ciò fosse una gran verità nessuno l’ha mai messo in dubbio. Aver cura del proprio corpo attraverso una buona alimentazione, abitudini di vita corrette e la pratica costante di attività fisica, sicuramente da serenità, equilibrio e forza mentale.
Da un recente studio svolto in Australia è emerso che la genuinità di tale detto va ancora più in profondità di quanto ci si aspettasse. Un equipe di ricercatori della Deakin University di Geelong, guidati dal professor Felice Jacka, ha preso in esame un gruppo di adolescenti e li ha seguiti per due anni. Coloro che, in questo lasso di tempo, hanno migliorato la propria alimentazione, rendendola più sana ed equilibrata, hanno migliorato anche la propria salute mentale. I soggetti che, invece, hanno continuato ad assumere il famigerato junk food, costituito principalmente da grassi e zuccheri, hanno dimostrato di avere una psiche più fragile, portata soprattutto alla depressione.
Lo studio, pubblicato dalla rivista scientifica PLoS One, conclude con l’affermare che un’alimentazione corretta può agire direttamente sul miglioramento della salute mentale degli adolescenti.
Ciò che, da profani, ci viene da chiederci è: forse non è il cibo a migliorare l’equilibrio psichico di un ragazzo. Forse un adolescente, in grado di mettersi in gioco, fare delle rinunce, dedicarsi con attenzione alla propria dieta, dimostra già in partenza una maturità ed un equilibrio evidenti.
Fatto stà che, a quanto pare, gli antichi continuano a dare lezione a noi moderni, piccoli nani sulle possenti spalle dei giganti: “mens sana in corpore sano.”
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