La cellulite è un fastidioso inestetismo di cui le donne farebbero a meno. Non solo è sgradevole esteticamente, ma è anche doloroso se si preme con forza sulla parte interessata. Dal punto di vista scientifico la cellulite consiste nella degenerazione della microcircolazione del tessuto adiposo con la conseguente alterazione delle sue più importanti funzioni metaboliche. Questo provoca un aumento di volume delle cellule adipose, la ritenzione idrica e la stasi di liquido negli spazi intercellulari.
Ma cosa provoca la cellulite? Intanto c’è un insieme di cause genetiche, costituzionali, ormonali e vascolari, spesso aggravate da vita sedentaria, da stress, malattie epatiche, cattiva alimentazione, disturbi intestinali o patologie caratterizzate da una ritenzione idrica marcata. Alla base della cellulite ci sono gli squilibri ormonali e c’è una predisposizione alla formazione della stessa specialmente durante la pubertà, la gravidanza o la pre-menopausa, quando cioè l’attività degli ormoni ovarici è al massimo. Altri agenti possono influire: il vestiario, le calzature inadatte, disturbi posturali e atteggiamenti corporei scorretti che rallentano il circolo sanguigno e linfatico. C’è poi una predisposizione familiare legata a fattori genetici.
Condizioni etniche, razziali e comportamenti alimentari e familiari ne influenzano l’insorgenza. Anche lo stress dà problemi: la vita frenetica associata a cattive abitudini come il fumo o il caffè, sono condizioni che, associandosi ad altri fattori contribuiscono a determinare l’insorgenza della cellulite. L’uso di scarpe inadatte, o tacchi troppo alti, costringono il piede a una posizione innaturale, determinando un sovraccarico per l’avampiede; calzature con la punta stretta e rigida possono deformare la forma del piede. Col tempo si formano cuscinetti cellulitici a livello delle caviglie e cellulite diffusa e dura ai polpacci.