Il fibroma è un tumore benigno che prende origine dal tessuto connettivo fibroso. I fibromi si possono riscontrare in qualsiasi parte del corpo umano, ovunque ci sia tessuto connettivo: nella cute, nell’utero, nello stomaco, nell’intestino ecc. se ne distinguono due tipi: fibroma duro e fibroma molle. Tra questi tipi non esiste una distinzione netta, potendosi avere un fibroma con tutti e due i caratteri.
I fibromi dure sono caratterizzati dalle presenza di cellule, da molte fibrille collagene, da poca sostanza fondamentale; quelli molli invece sono ricchi di sostanza fondamentale e poveri di fibrociti.
Spesso il fibroma non è puro, cioè non è costituito solo da cellule, sostanza fondamentale e fibre collagene, ma in esso si possono trovare vari vasi sanguigni, vasi linfatici, nuclei calcificati o di tessuto osseo, zone di tessuto adiposo, ghiandole ecc.
Questi fibromi sono detti tumori misti. I più importanti di tutti questi sono i fibromi dell’utero. Rappresentano il tumore più frequente dell’utero, che si riscontra circa su due donne su dieci, generalmente di età superiore ai trent’anni. In una notevole percentuale di casi, il fibroma non dà alcun sintomo e disturbo e viene scoperto casualmente durante visite ginecologiche. Altre volte dà notizie di sé o con emorragie uterine o con dolori o dando segni di compressione negli organi limitrofi all’utero. Le emorragie sono dovute soprattutto a quei fibromi posti in vicinanza alla mucosa che tappezza la parete uterina, determinando flussi mestruali più abbondati e più lunghi del previsto. Eccezionalmente, la perdita di sangue è di tale entità da causare un pericolo serio, più frequentemente l’emorragia causa soltanto anemia.
Puoi votare l'articolo anche qui, gli articoli precedenti qui.