Non è la prima volta che le lampade abbronzanti finiscono sotto accusa, in quanto considerate pericolose per la salute. Era il 2009 quando l’Organizzazione mondiale della sanità sosteneva la cancerogenità dei lettini solari. Ed ora uno studio condotto dalle Università della California di San Francisco e Cambridge conferma questo dato.
Le lampade abbronzanti sarebbero all’origine di un cospicuo numero di melanoma e tumori della pelle. Dei primi se ne contano ben 10mila casi all’anno, dei secondi circa 450mila tra Europa, Stati Uniti ed Australia. Sulla base dei dati raccolti per la propria indagine i ricercatori hanno evidenziato che ad essere maggiormente esposti al rischio sono i giovani, ancor più se donne. E’ stato infatti calcolato che tra i frequentatori abituali dei centri abbronzanti vi sono gli studenti universitari, che sarebbero il 55%. Gli adulti con il desiderio di scurire la propria pelle sono il 36%, mentre gli adolescenti solo il 19%.
Ma dei tre gruppi la maggioranza di coloro che non rinunciano all’abbronzatura è rosa. Ne consegue che sono soprattutto le donne a correre il rischio di sviluppare un tumore della pelle. I dermatologi mettono quindi in guardia dalla tintarella artificiale, ricordando gli effetti positivi che invece dà una corretta esposizione ai raggi solari. Dunque l’abbronzatura non è bandita, purché sia naturale e non sconsiderata.