Tutte le donne in dolce attesa, nel corso della gravidanza, devono effettuare dei controlli ecografici per verificare la crescita del bambino. Ma quante e quali sono le ecografie più importanti? Tra i ginecologi c’è un po’ di disaccordo, poiché qualcuno ne indica tre, qualche altro quattro.
Senza dubbio il primo controllo è la cosiddetta ecografia mini-morfologica. La futura mamma deve sottoporsi a questo controllo tra la sesta e l’undicesima settimana di gravidanza. Attraverso questa ecografia si accerta l’effettiva presenza di una gravidanza in utero. Inoltre si potrà stabilire da quanto tempo la donna è incinta e quando nascerà il piccolo. Tra la dodicesima e la tredicesima settimana è il momento dell’ecografia osterica. Oltre a dire con più precisione quando il bambino è stato concepito, questa ecografia serve ad accertare se esso è impiantato in utero. Serve poi a vedere se la futura mamma è in attesa di un solo piccolo o se si tratta di gemelli, oltre che a verificar se ci sono malformazioni degli arti o della testa.
Quella più importante è però l’ecografia morfologica, tra la ventesima e la ventitreesima settimana. E’ questo il controllo in cui si viene informati dello stato di salute del piccolo, valutando lo sviluppo dei suoi organi. La morfologica risponde anche alla domanda dei genitori sul sesso del nascituro, svelando così se verrà al mondo un bambino o una bambina. L’altro appuntamento importante è quello dell’ecografia biometrica, intorno alla trentesima settimana. Si controlla lo sviluppo corretto del feto, l’anatomia della placenta e la sua posizione in previsione del parto.