Secondo uno studio condotto in una clinica di Ottawa, i fumatori vengono colpiti da ictus ad un’età inferiore rispetto ai non fumatori. Ed inoltre i tabagisti hanno il doppio delle probabilità di subire un infarto cerebrale rispetto alla popolazione di controllo. I risultati di questa ricerca sono stati recentemente resi noti durante il Congresso Canadian Stroke.
Il fumo agisce molto negativamente sulla circolazione arteriosa: favorisce l’accumulo di spazzatura all’interno dei vasi, contribuisce alla formazione di placche nelle pareti, restringe le arterie e le rende anche meno elastiche. Queste dannose modificazioni anatomiche provocano l’aumento della pressione sanguigna e possono limitare il flusso di sangue diretto al cervello.
Presso la clinica universitaria di Ottawa in Canada sono stati studiati 982 pazienti colpiti da ictus tra il 2009 e il 2011. Tra questi 264 erano fumatori e 718 non fumatori. Dalle cartelle cliniche è emerso che l’età media in cui si manifestava l’infarto cerebrale era di 58 anni per i fumatori e 67 anni per i non fumatori. Ed inoltre che i fumatori avevano il doppio delle probabilità di subire un ictus ischemico ed il quadruplo di essere colpiti da uno emorragico.
“L’ictus è prevenibile”, ha commentato il dottor Mike Sharma, membro dell’equipe di ricerca. “Smettere di fumare, controllare la pressione sanguigna, seguendo una dieta sana e facendo attività fisica può ridurre significativamente il rischio di ictus”.
Che il fumo faccia male è ormai unanimemente riconosciuto, ciò nonostante il tabagismo, seppur in calo, è ancora un problema molto diffuso. Speriamo che questa ricerca canadese contribuisca ad aumentare la consapevolezza dei governi e dei singoli circa la necessità di sradicare completamente questo vizio inutile, costoso e dannoso.
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