La corsa può essere come una successione di balzi, caratterizzata dall’alternarsi di appoggi e fasi volo. La fase di appoggio è una fase attiva, durante la quale il piede prende il contatto con il terreno per poi effettuare una vera e propria spinta; a questa segue una seconda fase definita di inerzia, o di volo.
Azione degli arti inferiori: il piede prende contatto con il terreno nella zona del metatarso (metà anteriore del piede), gli angoli al ginocchio e alla caviglia diminuiscono, i muscoli per effetto del peso del corpo si allungano.
Il baricentro del corpo passa al di sopra del piede in appoggio mentre la gamba libera si porta flessa in avanti; gli angoli si aprono e i muscoli entrano i contrazione concentrica. Il piede è in appoggio sulla parte anteriore, in fase propulsiva. Quando il ginocchio dell’arto libero è al massimo avanzamento l’arto si abbassa, si estende e arretra leggermente.
Azione degli arti superiori: le spalle e le braccia agiscono come una importante azione di compenso a quella degli arti inferiori, muovendosi in modo da equilibrare la posizione del corpo. Infatti lo spostamento in avanti di un arto inferiore determina uno spostamento laterale anche del bacino e, di conseguenza di tutto il busto. L’azione contraria della spalla e del braccio opposti alla gamba in avanzamento consente quindi di mantenere la frontalità e l’equilibrio globale dell’azione durante tutta la successione delle fasi di appoggioa terra e in volo.
L’allenamento è consigliabile iniziarlo con pochi minuti di corsa lente (5-10 minuti) da aumentare in modod graduale. La corsa può durare 5-8 minuti intervallata da 1 0 2 minuti di camminata leggera eseguendo esercizi di respirazione.
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