L’ernia ombelicale del bambino è una delle forme più comuni di ernia nell’infanzia. Essa può interessare il neonato durante la fase di cicatrizzazione del moncone del cordone, ed è dovuta all’incompleta chiusura dell’anello ombelicale. Ma le mamme possono stare tranquille: si tratta di un problema che si risolve da solo in un paio di mesi, senza bisogno di intervento alcuno.
L’ernia ombelicale del neonato si presenta come un piccolo rigonfiamento, simile ad una pallina che può andare dalle dimensioni di 1-2 cm fino ai 5, in corrispondenza dell’ombelico. Essa è abitualmente già palese alla nascita, sebbene tenda ad essere più evidente nelle settimane successive quando, in relazione al pianto del bambino, la tumefazione diviene più appariscente. La sua presenza è da mettere in relazione ad una incompleta chiusura dell’anello ombelicale, ‘punto di passaggio’ delle strutture vascolari che hanno il compito di fornire il nutrimento al feto durante la vita intrauterina.
Solitamente si tratta di un disturbo che colpisce i bambini nati prematuri e i maschietti. Ma quali sono le cure all’ernia ombelicale del vostro bambino? In realtà non vi sono troppe terapie da seguire, sarà il pediatra stesso a valutare se intervenire chirurgicamente o attendere che il problema si risolva da solo. Se l’anello ombelicale è ridotto, e conseguentemente il rigonfiamento non supera i 2 cm, sicuramente scomparirà entro poche settimane.
Quando l’ernia è più accentuata, sono da esludere alcuni vecchi rimedi “fai da te”. Un tempo infatti si applicava un bottone o una moneta avvolti in una garza, applicati con un cerotto sopra l’ombelico.Oggi questi metodi sono sconsigliati, non solo perchè non è mai stata riscontrata efficacia e quindi inutili, ma soprattutto perché possono creare allergie con irritazioni e arrossamenti alla pelle. Per questo la cosa migliore è limitarsi ad attendere che la natura faccia il suo corso. Solo ed esclusivamente se l’ernia ombelicale non dovesse riassorbirsi dopo il primo anno di età, o addirittura non diminuire dopo i 4 o 5 anni, allora, evidentemente, si potrebbe rendere necessario un intervento chirurgico.