Andare in giro per negozi ed uscirne stracolme di acquisti è il sogno di tutte le donne. Ma per qualcuna più che un sogno la voglia di comprare, comprare ed ancora comprare si può trasformare in un vero incubo. Sono gli psicologi a lanciare l’allarme: quando il desiderio di portare a casa ciò che affolla gli scaffali ed appare nelle vetrine è irrefrenabile si parla di shopping compulsivo, una dipendenza a tutti gli effetti.
Dunque stando agli esperti l’impulso all’acquisto continuo è una patologia, non meno grave di altre dipendenze. Ma come si riconoscono le malate dello shopping? E’ chiaro che non bisogna far confusione e soprattutto non bisogna semplificare: una donna che ama seguire la moda e spende in base alle proprie esigenze e disponibilità non si può di certo definire shopping dipendente. Del resto sarà capitato a tutte di comprare un paio di scarpe di troppo o un oggetto inutile. E’ quando si supera il limite del bisogno e delle disponibilità che ci si deve preoccupare.
Chi soffre di shopping compulsivo è ossessionata dagli acquisti, a cui si attribuisce una funziona consolatoria e diventano quindi un modo per colmare un vuoto. Dopo l’euforia dell’acquisto scatta però la fase della delusione. Sono diverse le conseguenze che questa patologia può provocare: depressione, sensi di colpa e, cosa non meno grave, problemi di tipo finanziario. Quanto a cosa fare in questi casi, non bisogna vergognarsi di cercare aiuto rivolgendosi ad uno specialista. Tale figura può portare il paziente a recuperare un rapporto equilibrato e consapevole con il denaro e prima di tutto con se stesso.