La sindrome di Meniere è una patologia che interessa l’orecchio ed è causata da un aumento spropositato della pressione del liquido che si trova all’interno di esso. I sintomi della sindrome di meniere sono svariati e molto fastidiosi e sono: acufene (ronzio nelle orecchie), ipoacusia (diminuizione dell’udito) ma soprattutto vertigini, il sintomo più fastidioso ed invalidante, dato che può insorgere all’improvviso e senza preavviso.
Le vertigini possono durare addirittura ore e possono essere talmente forti da indurre anche il vomito.
Generalmente l’individuo che soffre di questa malattia può avere fasi acute, in cui i sintomi si presentano in maniera molto frequente, e fasi di stasi, in cui il paziente non avverte nulla e sta bene. La sindrome di meniere tuttavia tende a peggiorare con il passare del tempo. Può colpire a qualsiasi età, sia giovani che anziani. Molto spesso viene colpito soltanto un orecchio ma non mancano i casi in cui sono interessate entrambe le orecchie.
Tale sindrome può essere tenuta sotto controllo modificando la dieta alimentare dell’individuo, riducendo il consumo di sale per ridurre la ritenzione idrica ed abolendo alcool e caffè. Inoltre la terapia prevede anche la somministrazione di farmaci antivertiginosi, quali ad esempio benzodiazepine, diuretici, cortisonici.
Nei casi più gravi, invece, è necessario effettuare un intervento chirurgico per debellare il problema delle vertigini, perchè, come abbiamo accennato all’inizio, è piuttosto invalidante per l’individuo e non consente di svolgere le quotidiane attività. La terapia chirurgica prevede o l’asportazione del labirinto (parte interna dell’orecchio) ma l’udito viene perso completamente, oppure la separazione del nervo vestibolare dell’orecchio, che consente invece di salvare l’udito.
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